E’ previsto un nuovo credito d’imposta (L. 27.12.2019 n.160) per chi investe in beni strumentali nuovi effettuati nel 2020, in sostituzione della proroga di superammortamenti e iper-ammortamenti.
Cosa serve
Serve ad incentivare e supportare le aziende che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, adatti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Nei beni che hanno diritto al credito sono compresi anche i sistemi di rilevazione presenze e controllo accessi.
La misura del bonus
La misura dell’agevolazione fiscale cambia in funzione alla tipologia dei beni oggetto dell’ investimento. Per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati “Industria 4.0” (Allegato A alla L. 232/2016), il credito d’imposta è riconosciuto (solo alle imprese) nella misura del:
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% del costo per gli investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro.
Per gli investimenti relativi ai beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (Allegato B alla L. 232/2016), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 700.000. Sono agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.
Per gli investimenti in altri beni materiali strumentali nuovi (non compresi nell’ Allegato A), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
Come funziona
L’agevolazione:
- è utilizzabile in compensazione, con tributi e contributi, mediante il modello F24;
- spetta per i beni materiali (sia “ordinari” che “4.0”) in cinque quote annuali di pari importo (1/5 all’anno) e per i soli investimenti in beni immateriali in tre quote annuali (1/3 all’anno);
- nel caso di investimenti in beni materiali “ordinari” è utilizzabile a decorrere dall’anno successivo a quello di entrata in funzione dei beni, mentre per gli investimenti in beni “Industria 4.0” a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione.
Dichiarazione nella fattura
Nelle fatture di acquisto dei beni deve essere riportato il riferimento normativo dell’agevolazione.